Tratto da “Apriti notte”
Bianca nel parco dell’ospedale
Nella neve
la donna passa
tiene dietro la schiena
contratta con presa sbagliata
in modo furtivo
rami staccati con gemme
ancora coperti di notte
Ma lei immobile nella follia
nella neve
guardando intorno a sé e sbarrati
gli occhi dove
da ogni lato il nulla sopravviene –
Ma furtiva la lontananza
si è nella sua mano
messa in moto –
II
Il silenzio imbevuto di tante ferite
religione di oranti che si sono dipartiti
vive ancora il martirio
sempre nuovo come primavera -
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