Incipit da “L’alveare”
- Non facciamo confusione, ormai sono stufa di dirlo, questa è la sola cosa che importi.
Dona Rosa va e viene fra i tavoli del caffè, urtando i clienti con il suo enorme sedere. Dona Rosa dice spesso “cacchio” e “siamo fottuti”. Per lei, il mondo è il suo caffè, e, attorno al suo caffè, tutto il resto. Qualcuno dice che a dona Rosa luccicano gli occhietti quando viene la primavera e le ragazze cominciano ad andare in giro con le maniche corte. Io credo che siano tutte chiacchiere; dona Rosa non avrebbe mollato una buona moneta d’argento per nulla al mondo. Né con la primavera, né senza.
- Non facciamo confusione, ormai sono stufa di dirlo, questa è la sola cosa che importi.
Dona Rosa va e viene fra i tavoli del caffè, urtando i clienti con il suo enorme sedere. Dona Rosa dice spesso “cacchio” e “siamo fottuti”. Per lei, il mondo è il suo caffè, e, attorno al suo caffè, tutto il resto. Qualcuno dice che a dona Rosa luccicano gli occhietti quando viene la primavera e le ragazze cominciano ad andare in giro con le maniche corte. Io credo che siano tutte chiacchiere; dona Rosa non avrebbe mollato una buona moneta d’argento per nulla al mondo. Né con la primavera, né senza.
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