Incipit de “Il placido Don”
La casa dei Melechov si trova proprio al limite del villaggio. Il portone del cortile dov’è il bestiame guarda a tramontana verso il Don. Un ripido pendio di una ventina di metri, tra macigni calcarei chiazzati di muschio verdastro – ed ecco la riva: un largo strato di conchigliette color madreperla, una grigia striscia sinuosa di ghiaia, continuamente baciata dalle onde, e più oltre la rapida corrente in mezzo al Don che s’increspa sotto il vento con riflessi d’acciaio.
La casa dei Melechov si trova proprio al limite del villaggio. Il portone del cortile dov’è il bestiame guarda a tramontana verso il Don. Un ripido pendio di una ventina di metri, tra macigni calcarei chiazzati di muschio verdastro – ed ecco la riva: un largo strato di conchigliette color madreperla, una grigia striscia sinuosa di ghiaia, continuamente baciata dalle onde, e più oltre la rapida corrente in mezzo al Don che s’increspa sotto il vento con riflessi d’acciaio.
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