Versi tratti da “Poesie 1972-85”
Il Nord trilla il metallo, ma risparmia il vetro.
Ed insegna alla gola a dire “fammi entrare”.
Il freddo mi ha educato e mi ha messo una penna
fra le dita, per riscaldarle strette a pugno.
Gelando, vedo il sole che tramonta
dietro al mare, e non c’è nessuno intorno.
Non so se il tacco scivola sul ghiaccio
o se è la terra stessa che si inarca.
sotto il tacco. Dentro la gola che contiene
risa o discorso o tè caldo, io
sento sempre più chiara risuonare la neve
e il solo punto nero, un Amundsen, è “addio”.
Il Nord trilla il metallo, ma risparmia il vetro.
Ed insegna alla gola a dire “fammi entrare”.
Il freddo mi ha educato e mi ha messo una penna
fra le dita, per riscaldarle strette a pugno.
Gelando, vedo il sole che tramonta
dietro al mare, e non c’è nessuno intorno.
Non so se il tacco scivola sul ghiaccio
o se è la terra stessa che si inarca.
sotto il tacco. Dentro la gola che contiene
risa o discorso o tè caldo, io
sento sempre più chiara risuonare la neve
e il solo punto nero, un Amundsen, è “addio”.
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