Incipit de “Gli interpreti”
“Metallo su cemento urta i miei lobi ubriachi”. Questo era Sagoe, che borbottava ficcandosi le dita nelle orecchie contro il folle scricchiolio di tavole metalliche. Poi quasi si ruppe il collo quando saltò su Dehinwa e la testa di Sagoe ciondolò nel vuoto dove era stato il grembo di lei. le braccia di Bandele non finivano mai di stupire. Semiestese abbracciavano tavolo e sedia, li ficcavano a fondo nel muro maestro mentre danzatori saltavano lunghe lingue di camaleonte dello scoppio di nuvole e il vento vi balzava sopra, visibilmente malevolo. Dopo un momento restò solo la banda.
“Metallo su cemento urta i miei lobi ubriachi”. Questo era Sagoe, che borbottava ficcandosi le dita nelle orecchie contro il folle scricchiolio di tavole metalliche. Poi quasi si ruppe il collo quando saltò su Dehinwa e la testa di Sagoe ciondolò nel vuoto dove era stato il grembo di lei. le braccia di Bandele non finivano mai di stupire. Semiestese abbracciavano tavolo e sedia, li ficcavano a fondo nel muro maestro mentre danzatori saltavano lunghe lingue di camaleonte dello scoppio di nuvole e il vento vi balzava sopra, visibilmente malevolo. Dopo un momento restò solo la banda.
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